La festa di Sant'Antioco viene celebrata il 15° giorno dopo la Domenica di Pasqua, le origini di tale ricorrenza sono rintracciabili sin dal 1359, anno in cui furono rinvenute le spoglie del Santo. | |
All'epoca "vi parteciparono 39000 persone, 4215 cavalli, 3000 TRACCAS (carri), 350 barche - peschereccio[...] e 23583 preti. | |
Durante il corso dell'anno le feste patronali per Sant'Antioco erano 3, anche se i maggiori festeggiamenti si svolgevano durante la festa di primavera e il 1° Agosto. Queste celebrazioni erano in passato turbate dalle incursioni barbaresche, delle quali nel XIX sec. la Sardegna era vittima, in quanto i conquistatori approfittavano delle ricorrenze festive e d'incontro della popolazione. Tali invasioni condussero le popolazioni costiere a trasferirsi nelle zone interne dell'isola creando nuovi centri come Palmas e Tratalias. E' per tale motivo che le reliquie del Santo furono trasportate ad Iglesias affinché non venissero profanate con la clausola che acquistata una certa sicurezza e quando il borgo fosse stato ripopolato, i resti del santo avrebbero ripreso a loro collocazione nella chiesa omonima. | |
Durante tale periodo, il giovedì precedente alla festa, il pellegrinaggio con il simulacro del santo partiva da Iglesias dirigendosi verso Sant'Antioco che per alcuni giorni era meta di un gran numero di fedeli. Le caratteristiche della sagra che si svolge attualmente sono riconducibili al 1851, anno in cui gli Antiochensi si rimpossessarono delle reliquie meritandosi l'appellativo di "FURA SANTUS". | |
La sagra di S.Antioco continua ancora oggi a richiamare un gran numero di persone provenienti da vari centri della Sardegna dei quali si possono ammirare i costumi tradizionali. | |
Il costume di Sant'Antioco presenta caratteristiche differenti in base alla posizione sociale di chi lo indossava. | |
SA NOSTRADA appartenente alla grande borghesia agricola é caratterizzata per l'uso di tessuti lavorati al telaio e tinti: SA MESU GRANA, gonna di orbace finissimo colorata in rosso; SU VENTALIKKU, il grembiule nero; SU PANNEDDU, il copricapo e spalle; SU GIPPONI, il corsetto di veluto o raso; SA KAMISA A POLANIAS, camicia di lino; SA PERR'E SERA, fazzoletto di seta ricamato a fiori con IL BISSO (la seta di mare ricavata dai filamenti emessi da alcuni mitili); LA CUFFIA di seta rossa o azzurra; IL FAZZOLETTO di trina bianca e un morbido VELO verde o celeste; le scarpe erano rosse. | |
Ad adornare i costumi si aggiungevano gioielli preziosi come la grande spilla d'oro; IS ARREKADAS, gli orecchini di filigrana e pietre preziose; SA GIOIA, un grosso ciondolo sul collo e numerosi anelli. | |
SA MASSAIA (la donna), indossava un vestito più semplice, quasi del tutto privo di gioielli nel quale ritroviamo comunque la CUFFIA rossa alla quale si sovrapponeva un fazzoletto decorato; SU GIPPONI; SA PERR'E SERA e SU VENTALIKKU. Il vestito era completato da IS KAPPUS, gli zoccoli di legno. | |
SU MASSAIU (l'uomo), indossava un'abito molto sobrio: SA BERRITA, un copricapo in lana; SU KOSSU, corpetto in lana abbottonato con una doppia fila di monete; una casacca nera; una camicia di lino; IS KARZONIS, pantaloni neri in orbace sostenuti da un cinto in cuoio e IS KRAZZAS che ricoprivano le calzature. | |
Alla sagra di sant'Antioco é legato uno delle più insigne opere d'arte: Il santuario eretto sulla cripta dove fu rinvenuta la tomba del santo alla quale è unita un cimitero catacombale risalente al IV - V secolo. | |
In tale luogo furono rinvenute nel 1359le supposte spoglie del Santo, che secondo un codice vaticano del XVI secolo d.C. e uno ancora più antico dell' XI secolo d.C. nacque probabilmente il 13 Novembre del 95 in Mauritania, dove svolse l'attività di medico spostandosi anche in Cappadocia, regione in cui convertì numerose genti al cristianesimo. |
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Per ordine dell'imperatore Adriano venne arrestato, torturato ed esiliato a bordo di una barca affinché la sua vita avesse fine in alto mare. Il vento di levante lo sospinse nell'isoletta di Sulcis, dove egli trovò riparo in una grotta praticando in essa l'evangelizzazione della popolazione indigena. Tuttora quel vento proveniente dall'Africa continua a soffiare nei giorni della Sagra come a voler celebrare di anno in anno il nostro Patrono. | |
Il Santo nel 125 fu denunziato alle autorità Cagliaritane che inviarono i soldati per arrestarlo, ma prima di essere catturato egli morì in preghiera. | |
Il primo
documento che testimonia la presenza di Antioco a Sulcis, è una pietra
tombale ritrovata nel 1930 in località Barega (frazione di Carbonia) che
riporta un'iscrizione che recita:
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Il titolo di presbyteroi, riportato nell'iscrizione, era utilizzato nei primi secoli della cristianità per indicare colui che guidava la liturgia nelle prime comunità che si riunivano nelle Domus Ecclesiae e nelle catacombe. |
Le altre feste a Sant'Antioco:
29 giugno - San Pietro
6 luglio - Santa Maria Goretti
1 agosto - Sant'Antioco
prima domenica settembre - Nostra Signora di Bonaria
13 novembre - Sant'Antioco
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